Tutti gli articoli di ponsacco5stelle

Renzi gioca d’azzardo

gioco-stato.jpg

ecco la bozza segreta che favorisce le lobby

 

Ancora una volta, il Movimento 5 Stelle smaschera un governo succube verso le lobby del gioco d’azzardo. Un governo che tiene fuori dalla porta cittadini, lo stesso Parlamento e i comitati e associazioni che lottano contro questa piaga sociale ed economica. Cosa è accaduto?

Il Parlamento ha conferito al governo la delega per una nuova normativa fiscale sui giochi d’azzardo. La bozza è pronta dall’ 11 febbraio e subito il governo si è premurato di darla in anteprima all’industria del gioco d’azzardo.

Per i parlamentari il documento è segreto e ci dicono dobbiamo aspettare.

I comitati di cittadini che da anni si spendono per contrastare la dipendenza patologica e una cultura che spinge i giovani a tentare la sorte anziché scommettere su se stessi, vengono tenuti ai margini.

Cosa sta tramando il governo Renzi per muoversi in questo modo? Il testo ora salta fuori grazie al M5S. Cosa contengono le bozze?

1) Il divieto di pubblicità che dovrebbe essere assoluto, come per le sigarette, sarà insignificante e negli intervalli delle partite di calcio i nostri figli saranno ancora assaliti da pubblicità che li invogliano. Ricordiamo che il Movimento 5 Stelle tramite il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Roberto Fico ha proposto un contratto di servizio che prevede il divieto totale della pubblicità sul gioco d’azzardo sulle televisioni pubbliche.

2)Le leggi regionali e le delibere comunali faticosamente approvate in questi anni (anche con il sostegno del Movimento 5 Stelle) per contenere il gioco patologico vengono spazzate via. Il PD a livello locale fa bella mostra di sè, ma a Roma tradisce le sue stesse azioni.

3)Il sottosegretario Baretta annuncia che vuole togliere dal mercato migliaia di slot machines. Ma c’è un trucco. Verranno sostituite con apparecchi analoghi alle ancor più dannose e pericolose Videolottery-Vlt.

Tutti sappiamo che le slot machines da bar sono in crisi, perché hanno tappezzato ogni locale pubblico possibile e si trovano con un eccesso di offerta, anche perché il mercato glie lo stanno mangiando le slot di seconda generazione, dette più precisamente Videolottery o in sigla VLT. Sono quelle che consentono di giocare direttamente banconote, dove la posta è più alta, che ti prosciugano le tasche in pochi minuti e che danno più facilmente dipendenza.

Le VLT sono quelle sulle quali più di tutte puntano le mafie per il riciclaggio di denaro sporco. Tanto che in una missione della Commissione antimafia a Reggio Emilia, il Procuratore della Repubblica di Bologna ed i Prefetti che lottano contro le infiltrazioni hanno proposto di estendere i certificati antimafia alle licenze VLT. Proposta subito appoggiata dal Movimento 5 Stelle.

Ebbene all’articolo 12 della bozza data in mano alle lobby del gioco d’azzardo il governo non si accinge a togliere le slot machines, ma a SOSTITUIRLE con apparecchi analoghi alle Videolottery.

E all’articolo 14 le autorizzazioni per installare SLOT machines automaticamente si rendono valide anche per le videolottery.

Non ci si venga a dire che in realtà saranno Videolottery diverse. In questo testo non lo si spiega, anzi si rimanda ad un successivo regolamento i dettagli di questa operazione.

Non ci possiamo fidare di un Governo trasparente solo verso gli amici delle lobby dell’azzardo!

Questo testo ora apre le porte ad una lucrosa ristrutturazione di un mercato in crisi e la possibilità di espandere indiscriminatamente il settore più pericoloso in assoluto del gioco d’azzardo.

Dalla prima bozza a quelle successive sono sparite norme che ponevano obblighi ai concessionari.

Non ci possiamo fidare di un governo succube di questa industria dannosa per l’economia e la salute dei cittadini !

SCARICA LA PRIMA BOZZA SOTTOPOSTA DAL GOVERNO ALLE LOBBY DEL GIOCO D’AZZARDO:

Bozza DLGS 11022015.pdf

 

LE PARTI CHE SCOTTANO RIGUARDANTI SLOT e VLT:

ESTRATTO-SLOT-VLT.pdf

 

fonte: beppegrillo.it

5 giorni a 5 stelle 15/03/2015

5-giorni-5-stelle

Nuova settimana in Parlamento. Torna alla Camera la “schiforma” della Costituzione, quello scempio della democrazia che il PD spaccia come “riforma” risolutiva per il Paese. Danilo Toninelli ricorda che le istituzioni sono di tutti e lo fa sorprendendo l’aula con le parole dell’istituzione più importante: il Presidente Mattarella, nel 2005.

Alberto Airola invece, al Senato, combatte per il divorzio breve e lo fa senza mezzi termini in un intervento esplosivo.
Continua poi la conversione forzata delle banche popolari in banche commerciali, con ciò che ne consegue. Ci spiegano tutto Daniele Pesco, Azzurra Cancellieri e Alessio Villarosa. Alessandro Di Battista invece lo spiega ben bene in aula: “Difendete gli interessi delle banche solo per la vostra poltrona!”
Al Senato è poi arrivata la ratifica della Convenzione sulla Protezione dei Minori, intervento in aula di Enza Blundo.

Anche se è pronta la legge sulla dipendenza dal gioco d’azzardo, alla Camera i partiti ci dormono su. Così si è costretti intanto ad una semplice mozione. Matteo Mantero illustra in aula cosa c’è davvero dietro.
Ancora Expo: i nostri Claudio Cominardi e Davide Tripiedi hanno aperto l’ennesima scatoletta di tonno, e denunciato in Procura una coop che a Milano ha fatto sparire 5 milioni. Risultato: revoca dell’appalto.
Per finire, la riforma della RAI. Abbiamo intervistato vari politici in proposito, ecco le loro risposte. Begli esempi di cerchiobottismo!

 

scarica il pdf

fonte: beppegrillo.it

DOMENICA 15 A PERIGNANO GAZEBO INFORMATIVO SUL MICROREDITO

gazebo_5_stelle[1]

Vi aspettiamo numerosi come sempre, Domenica 15 marzo in piazza Vittorio Veneto a Perignano, vi spiegheremo, cos’è il microcredito 5 stelle

Vuoi avviare un’attività? Adesso c’è il microcredito5stelle: un prestito che puoi ottenere subito, grazie al fondo creato dai parlamentari 5 stelle con il taglio del loro stipendio. Che ora torna ai cittadini.

Come funziona

 

microcredito

QUALI IDEE SONO FINANZIABILI?

QUANTO SI PUÒ OTTENERE?

 

Sono tanti i casi che meritano un sostegno. Il tetto finanziabile è 25mila euro – in alcuni casi è possibile arrivare a 35mila euro – per aziende esistenti o idee imprenditoriali legate all’agricoltura, all’artigianato, al commercio, ai servizi e a tutte le start up innovative.

 

micro4

COME ACCEDERE AL FONDO IN 3 SEMPLICI STEP

 

  1. Prepara la documentazione dal 5 al 31 marzo 2015.
    Entro il 31 marzo recati presso il consulente del lavoro più vicino con un piano imprenditoriale e un’idea sostenibile: i consulenti del lavoro si sono resi disponibili a fornire, gratuitamente, tutte le informazioni necessarie per la compilazione della domanda finalizzata alla prenotazione delle risorse sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Trova il consulente più vicino: seleziona la tua città e scegli uno dei professionisti. Clicca QUI per scaricare la nota tecnica inviata dall’ordine a tutti i consulenti d’Italia.
  2. Primi giorni di Aprile: compila la domanda per ottenere il finanziamento. A partire dai primi giorni di Aprile potrai compilare online la domanda di finanziamento del tuo progetto, non appena il Ministero attiverà la procedura sul suo sito (ti avviseremo noi). Per quel giorno dovrai avere tutti i documenti pronti. Potrai comunque inviare la documentazione anche nei giorni successivi.
  3. Recati agli sportelli.Dopo aver compilato la domanda sul sito del Ministero ti verrà rilasciata una ricevuta con cui recarti presso un intermediario finanziario (banche, poste e altri enti accreditati che ti verranno indicati dal consulente). Non servono garanzie reali, cioè non rischi nessuna ipoteca, ed è sufficiente che tu non sia iscritto negli elenchi dei cattivi pagatori.

micro1[1]

micro2[1]