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Il caso dell’oleodotto!

Come alcuni cittadini sapranno, in Val di Cava nel Marzo 2017 c’è stato uno sversamento di idrocarburi dovuto, alla rottura dell’oleodotto che attraversa il nostro comune e collega Livorno a Calenzano.

OleodottoCopertinaArticolo

Ebbene dopo la scoperta di tale rottura a “causa del verificarsi di una microfessurazione nella tubazione”, come riportato da ENI s.p.a. e successivamente da un articolo dell’Assessore Turini, ENI ha iniziato i lavori di bonifica in emergenza, della zona (agricola) tra interruzioni e contestazioni degli abitanti della zona.

A tale proposito il Movimento 5 Stelle si è mosso facendo un sopralluogo a Settembre con i nostri due Consiglieri Comunali. Successivamente interfacciati con la Consigliera Regionale del M5SToscana Galletti, la quale ha presentato un interrogazione in data 5 Ottobre 2017 alla Regione Toscana, per sapere a che punto erano i lavori di bonifica che da fine Luglio al 27 Agosto si erano interrotti.  A questo punto anche noi del Movimento 5 stelle di Ponsacco abbiamo presentato un ulteriore interrogazione in data 13 Ottobre 2017, in questo caso rivolta al Comune di Ponsacco, per avere ulteriori chiarimenti sullo stato dei fatti.

La risposta del Comune di Ponsacco in realtà non è stata altro che reindirizzare a noi un resoconto di ENI alla nostra Amministrazione.

Emerge dalla riposta di ENI che i lavori sono proseguiti correttamente nonostante svariate pause, causate da proteste/litigi tra ENI stessa ed alcuni abitanti di via delle Colline (traversa che tiene il nome della provinciale), dalla quale si può accedere al luogo dello sversamento.

Inoltre veniamo a conoscenza che tale strada è privata e gestita dagli abitanti che se ne servano per accedere alle loro proprietà, indi per cui non utilizzabile da estranei, chiunque essi siano, per raggiungere il terreno interessato dallo sversamento.

Viene contestata ad ENI da parte dei cittadini della via privata il fatto, che la suddetta non ha le caratteristiche normative e strutturali di una strada pubblica e,  sopratutto in virtù del fatto che per accedere al luogo dello sversamento esiste un accesso “da una via pubblica” e cioè via Pinocchio, facente parte del Comune di Ponsacco, più vicina al punto di rottura del tubo di quanto non lo sia via delle Colline e dalla quale ENI può accedere all’elodotto in virtù di un  contratto di servitù di passo esistente tra ENI e il proprietario del terreno da bonificare!! Servitù che serviva esplicitamente per eseguire manutenzione all’oleodotto!!

Planimetria

Il risvolto delle svariate peripezie e litigi tra ENI (sostenuta dall’Amministrazione durante un incontro svoltosi  in municipio alla presenza di tutte late parti coinvolte) ed alcuni cittadini proprietari della strada, è stato il danneggiamento del manto stradale (realizzato a spese dei residenti) dovuto al transito dei mezzi pesanti.

Nonostante tutto il passaggio dei camion è andato avanti fino ai primi di Settembre quando è esploso il contenzioso inevitabile tra ENI e alcuni residenti di via Delle Colline.

Anche noi come Movimento 5 Stelle Ponsacco ci chiediamo a questo punto il perché ENI e Comune di Ponsacco si siano ostinati ad usare come strada di accesso via Delle Colline, anche ad emergenza conclusa (come spiegato da ENI alla risposta alla nostra interrogazione) quando non avevano e non hanno diritto a usarla e, soprattutto si sono ostinati a non passare da una via pubblica più vicina, e più grande, come via Pinocchio.

Dulcis in fundo arriviamo al Consiglio Comunale del 15 Novembre 2017 e veniamo a conoscenza che, al punto 7 dell’ordine del giorno vi è una proposta da parte  del Comune di Ponsacco di rendere pubblica la via privata Delle Colline.

La cosa ci fa indignare non poco, soprattutto per l’insistenza dell’Amministrazione nel voler a tutti i costi usufruire di una via privata quando non ci sarebbero le condizioni e, in secondo luogo perché non capiamo quali siano i motivi che  sembrerebbero  indurla, con la suddetta scelta ad imporre le esigenze di ENI a discapito di propri  cittadini che rivendicano soltanto  il rispetto dei propri diritti!! Per la cronaca, il punto 7 dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale non è stato discusso perché, non essendoci pervenuta la documentazione in tempo debito (24 ore prima del CC) l’argomento non poteva essere affrontato in detta seduta.

In questi giorni è arrivata l’ “ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE PER ACCESSO SU PROPRIETA’ PRIVATA PER LA MESSA IN SICUREZZA / BONIFICA AMBIENTALE IN LOCALITA’ VAL DI CAVA. Ordinanza n° 163/2017″ ai cittadini che si sono opposti al passaggio, rivendicando la via Delle Colline come privata, quando in realtà l’emergenza è passata. È stata la stessa ENI ad asserire che devono essere fatti solo lavori di ripristino del sito di scavo, essendo terminata l’emergenza d’intervento.

Come M5S continuiamo a non capire l’insistenza di Eni S.p.a. e l’accondiscendenza da parte del Comune di Ponsacco verso quest’ultima a voler a tutti costi sfruttare una via privata senza averne diritto e a non utilizzare, invece, una strada pubblica, come previsto dal contratto di servitù tra ENI e il proprietario del terreno da bonificare!!

Infatti, passata l’emergenza, come dalla stessa dichiarato  con nota di risposta alla nostra interrogazione e dallo stesso assessore, non essendo la via privata l’unica strada percorribile per raggiungere il terreno da bonificare,  passando da via Pinocchio  oggi ENI avrebbe  terminato la propria opera  e chiuso il cantiere.

Questa a nostro avviso sarebbe stata la scelta da mettere in campo per la salvaguardia dei diritti dei cittadini decantati  in detta contestata ordinanza.

Cosa impone ad Eni s.p.a. a non passare da via Pinocchio?   .….. Mistero!

Re-inizia la scuola! …in arrivo la conoscenza sulla sicurezza?

Risultati immagini per inizio scuola sicurezza

Nel sollecitare l’amministrazione, mediante delle interrogazioni, sul tema della sicurezza sismica delle scuole e in particolare sull’obbligatorietà di eseguire delle verifiche tecniche atte a stimare la vulnerabilità sismica delle scuole, abbiamo ricevuto in merito due risposte diverse: nella la prima ci è stato detto che l’obbligatorietà non c’era a meno di eseguire lavori importanti sulle strutture (riferimento al primo articolo);  http://www.ponsacco5stelle.it/2016/05/le-nostre-scuole-sono-sicure-senza-le-opportune-verifiche/

poiché ciò è palesemente in contrasto con quanto prevede la norma e non essendo quindi convinti affatto di quanto ci era stato risposto, abbiamo fatto un’ulteriore interrogazione sull’argomento chiedendo chiarimenti. Ecco che nella seconda risposta si ammette dell’obbligatorietà di tali verifiche ai sensi di legge e  si dichiara di voler “nel futuro” iniziare a programmare le verifiche compatibilmente con altre esigenze e risorse dell’amministrazione (riferimento secondo articolo) . http://www.ponsacco5stelle.it/2017/06/o-c-p-m-organo-comunale-ponsacchino-menzognero-sicurezza-sismica-scuole/

L’inizio del “futuro” , a dimostrazione che a volte delle interrogazioni che mettono in evidenza un problema condite da qualche articolo un po’ polemico possano smuovere l’operato di un amministrazione, si è palesato nel Consiglio del 29-06-2017, dove spunta fuori  un provvedimento di variazione di bilancio che dirotta dei fondi dalla manutenzione straordinaria edifici comunali e verde  (35000euro) e da manutenzione strade e marciapiedi (20000euro), rispettivamente verso  l’istallazione di impianti di riscaldamento al Villino Mattei (biblioteca) e per  l’esecuzione  delle verifiche tecniche di vulnerabilità sulle scuole Fucini, oggetto di futuri lavori di ampliamento. Dall’estratto della richiesta di variazione di bilancio presentata dal responsabile settore III si legge

Si dichiara apertamente che poiché nella somma stanziata di 450000 euro non sono stati finanziati interventi di adeguamento sismico sulle strutture, si decide di fare almeno la verifica di vulnerabilità sismica che serve a conoscere quale sia il livello di sicurezza dell’edificio nei confronti del sisma.

Tutto ciò dimostra che le nostre richieste hanno prodotto dei risultati, e di questo ne siamo contenti, ma dimostra altresì come temi importanti vengano trattati talvolta con superficialità, sia per le risposte contraddittorie dateci, sia per il fatto che avendo adeguatamente programmato il lavoro, a fronte di una stanziamento iniziale di 450000 euro, non ci sarebbe stato bisogno di un provvedimento “tampone” di variazione di bilancio (di 20000 euro) per dover togliere fondi alla manutenzione delle strade e destinarli alle scuole.

Per questi ultimi motivi e perché trattasi di una variazione di bilancio in capo all’amministrazione, il punto in oggetto  in consiglio comunale è stato da noi votato no.

Ci auguriamo comunque che il processo di verifica, di monitoraggio e miglioramento degli edifici scolastici possa finalmente essere messo in campo e adeguatamente programmato con anticipo.

Le Melorie – Il degrado della nostra periferia

Nel Luglio scorso alcuni cittadini di Ponsacco, residenti in Località Le Melorie, stanchi delle continue segnalazioni fatte senza giungere ad alcun risultato, hanno raccolto alcune immagini a  testimonianza del degrado che attanaglia la nostra periferia e ce le hanno inviate.

Vogliamo che a parlare sia solo questo video- testimonianza che, sicuramente, vale più di mille parole ma restiamo allibiti se, veramente, la nostra Amministrazione Comunale è rimasta inerte di fronte alle molte segnalazioni che i concittadini ci hanno detto aver fatto.

 

MALEODORANZE LE MELORIE: QUALE RESPONSABILITÁ!

Geofor_Maleodoranze2

Finalmente abbiamo capito come mai ci sono state le “maleodoranze” nella zona degli impianti di smaltimento di Gello; il fatto, riassumendo, è di seguito illustrato:

 

Anni ’90 si costruisce un impianto, attualmente gestito da Geofor, per il trattamento dei rifiuti solidi urbani essenzialmente indifferenziati che abbia la possibilità di fare separazione e compostaggio della parte umida.

 

Ma chi è Geofor?

Società nata nel 2001 dalla fusione di Gea e Ecofor, due aziende che operavano entrambe nel ciclo integrato dei rifiuti per Valdera, Valdarno e area pisana, Geofor S.p.A. pian piano incrementa il numero dei propri soci, diventando una realtà in grado di servire circa 340.000 utenti per un bacino di 25 Comuni.

Nel 2005 Geofor si scinde in ben tre società:

  • Geofor Patrimonio, interamente pubblica, proprietaria degli impianti;
  • Geofor Spa, rimasta a capitale misto, gestisce ed eroga il servizio pubblico;
  • Ecofor Service Spa, anch’essa a capitale misto, gestisce i rifiuti industriali.

Col passare degli anni la raccolta differenziata aumenta e all’impianto di Gello si decide di far trattare la parte organica/umida dei rifiuti differenziati, tant’è che nel 2009 la Provincia di Pisa ne autorizza l’ampliamento.

 

Intanto, con la scusa che l’impianto continua ad invecchiare e che risulta sempre più inadeguato tecnologicamente, si ignorano le segnalazioni dei cittadini che sentono maleodoranze sempre più intense.

 

Le segnalazioni dei cittadini però arrivano fino ad Arpat (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana) che è costretta a fare delle ispezioni nel luglio 2013 e nell’agosto 2015. L’esito di entrambi i sopralluoghi si traduce in due documenti nei quali si evidenziano forti criticità relative all’impianto di compostaggio dei rifiuti originate da problematiche strutturali; all’insufficiente isolamento dello stoccaggio dei rifiuti indifferenziati urbani; alle modalità di conferimento dello stoccaggio in discarica; al mancato aggiornamento dei registri di manutenzione degli impianti di abbattimento e allo stoccaggio dei rifiuti in un area destinata al lavaggio degli automezzi.

 

Per legge Arpat non può fare delle prescrizioni che impegnino Geofor a prendere provvedimenti per il miglioramento della qualità dell’aria ma fa delle segnalazioni alla Provincia, che può chiedere a Geofor di provvedere con interventi atti a ridurre le maleodoranze

 

La Provincia, con in mano le segnalazioni di Arpat che fa?  Niente, anzi, rinnova le autorizzazioni a Geofor in attesa del nuovo impianto che Geofor stessa promette di realizzare ma che intanto tarda ad arrivare. Passano gli anni e le maleodoranze continuano…. Chissà che aria tirerà quest’anno visto che il vecchio impianto è in dismissione…

 

Quindi, se si vuole individuare un responsabile per il “puzzo” ci si deve riovolgere alla Provincia…opss!…ma le Provincie non ci sono più….beh!  chiedete al nostro Sindaco che, dall’8 gennaio 2017, è diventato consigliere della Provincia di Pisa! 

 

A questo punto ci vengono spontanee alcune domande:

– Ma è proprio necessario smaltire i rifiuti di mezza regione qui a Gello?

– Se è vero che la produzione di organico sta diminuendo, come risulta dai dati del rapporto annuale ISPRA 2016 , questo impianto a chi servirà?

– E infine, siamo certi che il nuovo impianto tanto decantato sarà più efficiente e più sicuro di quello attuale?

Ricordiamoci che non sentire “puzzi” non vuol dire che l’aria è più salubre!