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Giulia e i suoi fratelli

 

“C’è una giovane donna che per giorni è stata pubblicamente violentata. La sua vita privata data in pasto ai giornalisti, che si son dovuti tenere il prurito nelle mani per non violare la legge sulla privacy. Ma non solo: data in pasto a qualsiasi sfaccendato, che ha potuto comodamente trascorrere un pomeriggio sezionando, giudicando e ficcanasando l’esistenza intera del deputato Giulia Sarti. Del resto, bastava digitare un indirizzo e scaricare oltre un gigabyte di mail, per il gusto dei pervertiti dei fatti altrui. E da oggi Giulia non è più sola: nel secondo giro dei sedicenti “hacker del Pd“, nel mirino sono finiti altri parlamentari del MoVimento 5 Stelle, Massimiliano Bernini, Stefano Vignaroli e Tancredi Turco.
Ora, provate a fare un piccolo sforzo di immaginazione. Immaginate che tutto ciò fosse toccato, che so, a Daniela Santanché, a Rosi Bindi o alla giovane Giorgia Meloni. Alto si sarebbe levato l’urlo d’indignazione dell’intero emiciclo parlamentare, senza distinzioni. Le telecamere avrebbero inseguito magistrati che, con piglio fermo, si sarebbero affrettati a promettere giustizia. Intere trasmissioni sarebbero state dedicate a profondersi in sdegno per cotanto oltraggio. La polizia postale e le forze dell’ordine Continua la lettura di Giulia e i suoi fratelli

Libertà di Stampa

classifica.

Molti addossano la colpa di questa crisi ai precedenti governi, altri all’Europa delle banche, sicuramente e indubbiamente entrambe le ipotesi sono coresponsabili ma a noi ci viene da pensare….
Ma se in Italia negli ultimi 20 anni ci fosse stata un’informazione corretta, libera,critica e soprattutto obbiettiva invece di avere Tv di stato, principali Tv private e testate giornalistiche troppo legate ai partiti e ai cosiddetti “poteri forti”, gli italiani si sarebbero comportati diversamente nei confronti dei politici, dei sindacati e di questo sistema economico?
Per far capire bene di cosa stiamo parlando, riportiamo di seguito la Classifica Mondiale per la libertà di stampa 2013, redatta da Reporter senza Frontiere in cui si vede l’Italia al 57° posto!

Questo dato ci deve quantomeno far riflettere su quanto possono influire i media, direttamente e/o  indirettamente, sulle scelte che facciamo.

Spengete la TV e ricominciate a pensare liberamente, siate curiosi!

MoVimento 5 Stelle Ponsacco