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Calendario degli Incontri e delle Assemblee aperte al pubblico.

[RESOCONTO CC]: Come abbiamo Votato

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Lo scorso 30 Settembre 2016, come molti cittadini sanno, si è tenuto il Consiglio Comunale di Ponsacco del quale a questo link potete ascoltare l’intera registrazione audio.

Per vostra comodità e la solita nostra trasparenza, di seguito vi comunichiamo come abbiamo votato, punto per punto, adducendo le nostre motivazioni:

§§  Bilancio di Previsione : Voto NO .

Motivazione:

 Poichè riteniamo di primaria importanza per la salute e la sicurezza dei cittadini anche la manutenzione delle strade e dei marciapiedi (come da programma sull’urbanistica M5S) non riteniamo giustificati gli storni di bilancio a favore di altri interventi. Inoltre, visto il persistente problema che i documenti relativi ci sono stati forniti solo 2gg. prima della riunione della apposita Commissione, e visto che i lavori della Commissione stessa si sono svolti in modo tale da non consentire di poter dare suggerimenti utili, IL NOSTRO VOTO E CONTRARIO

§§  Modifiche Statuto  FARMAVALDERA : : Voto NO

Prima di iniziare la discussione del 2^ punto all’odg, abbiamo chiesto al Presidente del CC (vista la Sua responsabilità riguardo al buon andamento delle sedute consiliari) e al Segretario comunale (visto che rientra nelle Sue competenze vigilare sulla conformità giuridica degli Atti prodotti dalla pubblica amministrazione) che si provvedesse a fare una verifica preventiva di insusistenza delle cause di incompatibilità e/o diconflitto d’interessi ai sensi dell’art 78 del D. Lgs 267/2000 (Doveri e condizione giuridica di amministratore locale).

Si riporta il testo del TUEL 267/2000 Capo IV – Status degli amministratori locali Articolo 78 Doveri e condizione giuridica.

1. Il comportamento degli amministratori, nell’esercizio delle proprie funzioni, deve essere improntato all’imparzialità e al principio di buona amministrazione, nel pieno rispetto della distinzione tra le funzioni, competenze e responsabilità degli amministratori di cui all’articolo 77, comma 2 e quelle proprie dei dirigenti delle rispettive amministrazioni.

2. Gli amministratori di cui all’articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado. L’obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell’amministratore o di parenti o affini fino al quarto grado.

3. I componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato.

Con l’amara sorpresa di tutto il consiglio abbiamo visto alzarsi e abbandonare l’aula la consigliera PD Chiocchini.

Motivazione:

Il voto è contrario perchè siamo stati chiamati a votare le modalità della ripartizione degli utili prodotti dalla partecipata pubblica, la quale, vista l’attività economica che svolge sarebbe, a nostro avviso, piuttosto chiamata a reimpiegare questi utili nel perseguimento della riduzione degli squlibri sociali sempre in un’ottica perequativa e di raggiungimento di più elevati livelli di equità sociale in ambito di diritto all’assistenza e cura.       

§§  Nostra Mozione :

Maleodoranze impianti di smaltimento rifiuti siti in località Gello di Pontedera”

APPROVATA ALL’UNANIMITÀ PREVII EMENDAMENTI

Si, è vero, Vi abbiamo dato un Consiglio Memorabile!

Durante il consiglio comunale del 27 luglio scorso abbiamo potuto riaffermare la sovranità del Consiglio.

Sono stati messi in controluce tutti quegli atti che erano stati discussi in commissioni incomplete, senza che la maggioranza avesse atteso la reintegrazione dei Consiglieri dimissionari. E quando si dice “passare in controluce” significa che si vuole rendere l’idea di quale grado di controllo quali-quantitativo il Movimento 5 Stelle abbia esercitato su tali atti!

In secondo luogo, è stata rivolta una gentilissima sottolineatura alla Sindaca e alla sua maggioranza, nella Persona del suo Capogruppo, che le dichiarazioni di voto sono politiche e non “giudicabili” come meramente tecniche. Perché in Consiglio c’è stato anche chi ha avuto l’ardire di disconoscere ciò ed in modo arrogante. Ci chiediamo e Vi chiediamo, ci dite quale sia il fondamento ideologico che legittima una tale affermazione? Ci dite dove prende le mosse una siffatta presa di posizione se non nella scuola del pensiero unico? Pertanto, il nostro invito è consistito soltanto nel rivolgere alla maggioranza un gentlemen’s agreement affinché non confonda la regolarità del procedimento amministrativo, che deve essere doverosamente osservato per tutti gli atti discussi in consiglio e la regolarità dei lavori consiliari stessi, con le scelte dei singoli portavoce, anche se dimissionari, del M5S che non credono nella vita politica a Vita.

Last but not least, la Ponsexit dall’Unione Valdera, così passerà alla storia lei, chi la volle e la disfece. Quindi, al di là delle premesse con cui ci eravamo presentati alle elezioni del 2014 riguardo a questo Ente Inutile, in termini di funzionamento, costi, efficacia nel raggiungere gli obiettivi che stavano alla base della sua stessa esistenza, durante il Consiglio è venuto fuori anche il piano B di Ponsexit.

I Cittadini saranno tenuti lontano – o meglio, allontanati – da quell’auspicato processo di negoziazione dei servizi in maniera condivisa con l’Amministrazione recedente dall’Unione. Questo, pertanto, RI-COR-DA-TE-VE-LO!

A braccio ricordiamo i servizi futuri che ci verranno imposti dall’alto, così come ce li ha elencati la Sindaca, sempre dall’alto del Suo scranno: “Trasporti, piano strutturale, Suap, premialità per i contributi da erogare a quelle amministrazioni virtuose”, ma non si è sentito parlare di costituzione di un’ “eventuale Commissione speciale fatta di esperti per l’individuazione di quei servizi da erogare in forma associata tra comuni ai cittadini membri di codesta nuova e nobile unione in costruzione che diventerebbe tale solo e soltanto se venisse progettata sui nostri bisogni utilizzando, tra gli altri, nuovi strumenti giuridici, come l’amministrazione condivisa, unitamente ad un nuovo welfare che si chiama welfare generativo.

Strumenti questi, quindi, da applicare in un nuovo modo di vivere la città ed i suoi Beni, perché considerano tanto l’una quanto gli altri, beni comuni.