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IL PIFFERAIO MAGICO… DELL’ ACQUA

 

pifferaio

Da bambini, i nostri vecchi ci raccontavano la storia del “Pifferaio Magico“.

La storia pressappoco era questa: in un paese del nord, invaso da topi un pifferaio dichiara al Sindaco di essere in grado di liberarlo con il semplice suono del suo piffero, si fa promettere che avrà in cambio una lauta ricompensa, ma dopo averlo liberato, il sindaco non si ricorda della promessa…..

Morale? Dei politici non ci possiamo fidare.

Unica consolazione: è un problema antico .

Veniamo al nostro tema, nell’era dell’informazione scopriamo come i nostri cari amministratori hanno tenuto sotto banco un tema spinoso, di cosa si tratta?

Un aumento vertiginoso delle tariffe dell’acqua.

Abbiamo aspettato, ma è dal 01/06 scorso che sono state approvate le nuove tariffe e nessun comunicato ufficiale sia di ACQUE  (se non la pubblicazione sul proprio sito) che di qualsiasi Sindaco o amministratore, ha consentito ai cittadini di venirne a conoscenza.

Che sbadati, forse avevano da pensare a coprire la fontana….

già, scoperto l’arcano, venuti a conoscenza degli aumenti hanno preferito trasformare la fontana in giardino, probabilmente hanno fatto dei conti.

Peccato però che non consentano ai loro cittadini di fare altrettanto.

Veniamo ai numeri: reggetevi, si tratta di un vero e proprio furto nelle tasche dei contribuenti.

Gli incrementi andranno dal +11% per la quota fissa, fino al 23,30% del costo dell’acqua per mc. per la residenza principale.

Gli aumenti per le attività Artigianali/Commerciali subiranno un’incremento maggiore, la quota fissa incrementerà del 31,45% ed il costo al mc.  fino al 5%.

Ma è sopratutto nel settore dell’allevamento che si ha l’apoteosi: si è arrivati a punte d’incremento al mc. del 98% (non credevamo alla calcolatrice).

Bene, tutto questo servirà a dimostrare per chi ne avesse ancora bisogno, della qualità e correttezza delle nostre amministrazioni, ben lontani i tempi in cui venivano fatti avvisi ai telegiornali, oppure sulla carte stampata, oggi si viaggia a proclami spesso non veritieri ed illusori.

E’ la goccia che fa traboccare il vaso e questa ha superato il limite, noi non ammettiamo che si possa proseguire in questo modo e proponiamo una petizione popolare per ristabilire almeno le vecchie tariffe.

I cittadini debbono far capire che le disfunzioni della struttura così mal gestita non debbono essere scaricate sul contribuente, nessuna attività privata che sia presente sul mercato si sognerebbe di applicare aumenti di questo genere.

In un contesto economico di regressione quale stiamo vivendo (l’indice INSTAT per il 2014 ha fissato il costo della vita al -0,2%), questi aumenti non sono ammissibili se non addirittura illegittimi.

A riveder le stelle