Ristorante cerca dipendenti, ma non si presenta nessuno: “Altro che crisi..”
Cari amici,
da qualche ora, su diversi quotidiani, primo fra tutti il “Corriere della Sera” è comparsa la notizia secondo cui un noto imprenditore di due grandi ristoranti del nord Italia, da circa due mesi sia alla “disperata” ricerca di personale per i suoi locali.
Sembrerebbe che nonostante siano stati inseriti molti annunci in siti adibiti al lavoro ed alla ricerca di personale, nessuno – almeno fino ad oggi – abbia dimostrato interesse alcuno.
“Non so più a chi rivolgermi – afferma il gestore dei locali – In così tanti anni di attività non mi era mai capitata una cosa del genere. E poi dicono che in Italia c’è la crisi. Molto probabilmente c’è una generazione che non è stata ancora abituata al lavoro”.
A questo punto, incredulo da quanto letto ho voluto personalmente chiamare uno dei locali e chiedere informazioni sul tipo di lavoro… fingendomi un cameriere – disoccupato – alla ricerca disperata di un lavoro.
Il ristoratore: “Ristorante ….. Sono ….., come possiamo aiutarla?”
IO: “Buongiorno Signore, mi chiamo Andrea e sono un cameriere – attualmente disoccupato – in cerca di un lavoro. Ho letto sul corriere che stavate cercando “disperatamente” del personale per il vostro ristorante”.
Il ristoratore: “Si, si, guardi stiamo cercando camerieri per la stagione estiva. Lei ha esperienza nel settore?”
IO: “Si, ho lavorato per molti anni in ristoranti, trattorie o pizzerie… mi adatto a tutto. L’importante è lavorare e mi creda che ho davvero bisogno di trovare un lavoro per vivere.”
Il ristoratore: “Beh, tutti abbiamo bisogno di un lavoro per vivere. Guardi, da noi si lavoro tutta la settimana… in pratica dal lunedì alla domenica. Si inizia alle 10:00 del mattino con la preparazione della sala, per poi finire alle 15:00 con la pulizia della sala. Poi si ha una pausa di due ore. La sera si inizia alle 17:00 e si finisce intorno a 00:30“.
IO: “Perfetto. Nessun problema… Anzi, se non le sembro troppo indiscreto avrei la necessità di sapere la paga mensile”.
Il ristoratore: “Guardi, la paga è di circa 450/500 euro mensili. Poi se lavora bene ci saranno le mancia che dovrà dividere naturalmente con il personale”.
IO: “Mi scusi, quindi io dovrei lavorare all’incirca 13 ore al giorno, 7 giorni su 7, per poi percepire 450/500 euro al mese? Mi scusi, non vorrei sembrarle scortese o maleducato… ma più che alla ricerca di personale, sembrerebbe che siate alla ricerca di “servi/schiavi” da sfruttare fino all’osso“.
Il ristoratore: “Bhe, ha chiamato lei… comunque non siamo interessati al suo profilo. ARRIVEDERCI. TU, Tu, tu…“
Vedete, amici, forse non è vero che – come dice questo noto gestore – che siamo “una generazione di giovani non abituata al lavoro.” Forse è che non abbiamo più voglia di farci prendere per il culo.
Andrea Mavilla