Domenica dalle 11 alle 13
saremo in Piazza della Repubblica.
Ti aspettiamo a firmare.
La politica sanitaria della Regione Toscana negli ultimi anni, è stata quella di accorpare e accentrare i servizi nei capoluoghi, a scapito di chi vive nelle aree periferiche, senza peraltro riuscire a rispondere in modo adeguato al bisogno di cure. Taglio dei posti letto e carenza di personale che la Legge 28 aggraverà sono alla base di ore e giorni di attesa nei pronto soccorso per un ricovero e di liste d’attesa per esami e visite specialistiche interminabili. Tutto questo mentre la medicina territoriale latita. L’impoverimento del servizio pubblico spalanca le porte al privato (che riesce a rispondere in tempi più brevi) e al business delle polizze assicurative. L’accorpamento delle Asl in 3 aree vaste, concepito dalla L.28 crea tre strutture giganti, complesse e burocratizzate, poco trasparenti, sotto diretto controllo politico, con accentramento di potere decisionale ed una inevitabile lontananza dai bisogni reali dei territori, soprattutto quelli periferici, la cui voce si disperderà schiacciata da chi avrà numeri maggiori.
Chiediamo un servizio sanitario pubblico, finanziato con la fiscalità generale che garantisca a tutti parità di accesso alle prestazioni, senza discriminazioni per residenza o condizione economica e sociale. Sono necessarie una riflessione ed un confronto aperto con gli operatori, con i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni locali e con l’opinione pubblica e la società civile per rispondere in modo efficiente al diritto alla salute equo ed universale come sancito dall’art. 32 della nostra Costituzione.
Questo Referendum è l’occasione per mandare un messaggio forte e chiaro alla Giunta regionale: la Sanità è dei cittadini, non di una politica appiattita su interessi puramente economici. Chiediamo ai toscani di appoggiare la nostra battaglia firmando per indire il Referendum.