Referendum

 

Il referendum sulle trivelle del 17 aprile 2016 è stato promosso per l’abrogazione di una norma introdotta con la legge di stabilità 2016 che prevede l’estensione delle concessioni per le attività estrattive entro le 12 miglia nautiche dalla costa fino ad esaurimento del giacimento.

La norma introdotta dal governo, norma che con questo referendum si vuole abrogare, sostituisce ciò che prevedeva la precedente normativa e cioè che le concessioni una volta scadute potessero essere prorogate di volta in volta, in genere dopo i primi 30 anni per 5 anni alla volta; in occasione del rinnovo avveniva anche una nuova contrattazione tra l’ente richiedente e i Ministeri statali; in genere la durata complessiva della concessione non superava i 45anni.

Il testo del quesito referendario

“Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, ‘Norme in materia ambientale’, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 ‘Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)’, limitatamente alle seguenti parole: ‘per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale’?”

Se si analizza l’atteggiamento del governo su questo referendum si ha che:

-un emendamento alle norme di tutela ambientale viene fatto passare con la legge di stabilità

-Le regioni maggiormente interessate chiedono un referendum sul tema ponendo vari quesiti referendari (Molti dei Presidenti di regione sono dello stesso partito di governo (PD))

-Il governo cerca di far cadere il referendum cambiando qualche parola qua e la nella legge e infatti alcuni quesiti devono essere ritirati dalla consultazione referendaria

-Il quesito sull’estensione delle concessioni rimane

-Il Governo nel decidere la data del referendum invece di accorparlo alle elezioni amministrative (risparmiando 300 milioni) fissa la data del 17 Aprile puntando così al non raggiungimento del quorum e infatti…

-Il Governo nei panni del suo amatissimo Presidente anziché difendere il suo emendamento supportandolo attraverso risvolti e fatti incontrovertibili, consiglia di non andare a votare (bella prova di democrazia!)

-Dopo tutto ciò esce lo scandalo della ministra Guidi (che si dimette) e del fidanzato Gemelli riguardo ad un altro emendamento sempre inserito nella legge di stabilità che è relativo a investimenti nel campo petrolifero da parte della Total in Basilicata.

-A pensar male si fa peccato, dice il detto, ma tante volte ci si piglia.

E i nostri pensieri sono questi

Ma perché il governo ha voluto cambiare una legge preesistente sulla durata delle concessioni? Quella precedente non andava bene? I rinnovi delle concessioni venivano richieste al MISE e a seconda di chi avrebbe governato il Paese il richiedente sarebbe potuto incappare in un ministero più o meno accomodante. E con ciò? Più comodo avere una legge che ti prolunga la concessione in automatico.

Non è che per caso è una norma di comodo?!

Perciò 2+2 è facile che faccia 4

Meditate ma soprattutto diffidate da chi vi dice di non andare a votare

Per approfondimenti

https://aspoitalia.wordpress.com/2016/03/07/le-bufale-sul-referendum-del-17-aprile/

http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/strutturemarine/limite.asp?on=true

http://ugobardi.blogspot.it/2016/03/i-ricercatori-di-energia-per-litalia.html

http://www.rinnovabili.it/ambiente/idrocarburi-in-mare-lavoro-333/#.VugZahVzabM.twitter

Lascia un commento