Archivi categoria: 5 Giorni a 5 Stelle

Video Settimanali di aggiornamento sulle attività dei parlamentari del M5S

5 giorni a 5 stelle

 

Una settimana calda sul fronte di Roma Capitale. Marino non si dimette, anzi sì, anzi no, e tutta la città si ritrova ostaggio delle faide interne al PD. Ce lo ricorda Alessandro Di Battista, che sottolinea come a Renzi non interessi un bel nulla dei romani. Bisogna andare al voto il prima possibile, e liberarci subito di questa gente.

Dovremmo liberarcene anche a livello nazionale però: sentite cosa ci raccontano i senatori M5S -Castaldi, Morra, Buccarella, Puglia, Lezzi- sulla legge di stabilità. L’IVA che sarà destinata a passare al 25% nel 2017, la giustizia ingiusta con le indennità dei processi lunghi dimezzate, non un soldo di investimenti per il sud e niente fondo di sviluppo, la fine degli sconti contributivi sul lavoro, 15 miliardi di tagli alle Regioni e sicuro aumento delle tasse locali. Un bagno di sangue che il governo ha anche il coraggio di spacciare per una svolta positiva.

Non che dall’Europa arrivino notizie migliori: Dario Tamburrano ha denunciato in aula la presa in giro dell’abolizione del roaming, e soprattutto i nuovi provvedimenti che mettono a rischio la net neutrality e la libertà della Rete.
Intanto sempre al Senato un altro regalo agli evasori, quelli veri, quelli che evadono milioni: ennesima proroga ed ennesimo sconto. Laura Bottici in aula tuona contro questo vero condono mascherato: anche chi evade in Italia, e non solo all’estero, potrà cavarsela pagando appena il 15% di quanto dovuto. Un scandalo.

Francesca Businarolo dalla Camera ci racconta invece, finalmente, di una vittoria del M5S: abbiamo convinto il governo a pubblicare i curriculum e i certificati penali dei candidati a manager delle partecipate. Di chi il merito? Di Luca, Federico, Cristiano, Margherita, e tanti altri cittadini che hanno contribuito a scrivere la nostra mozione per la trasparenza.
Roberto Fico poi denuncia l’ennesima porcata del governo (sono infinite), stavolta riguardo alla RAI. Siccome il M5S ha scoperto che gli appalti RAI sono una sentina di mazzette e corruzione, cosa fa il governo? Corre ai ripari… facendo eccezione per la RAI. Ora negli appalti del servizio pubblico si potranno bypassare legge e regole. I corrotti  ringraziano.

Invece chi fa il proprio dovere viene regolarmente punito. Paolo Romano svela come tre sottufficiali dell’aeronautica siano stati puniti per aver rivelato informazioni sui voli di Stato del premier. Ingiusto, e soprattutto assurdo: come ci spiega Paolo, qualunque cittadino può agevolmente seguire i voli di Renzi attraverso un servizio online! Perché punire degli innocenti?
Infine, belle notizie dalla Campania. Luigi Di Maio insieme a Valeria Ciarambino e i consiglieri regionali sono stati a Benevento, in una scuola gravemente colpita dall’alluvione, e hanno consegnato alla Preside 100mila euro frutto deltaglio ai loro stipendi. Il denaro servirà a ricomprare i laboratori andati distrutti. E come ha detto la Preside, questo è anche un prezioso insegnamento per i ragazzi: il nostro Paese ha ancora un futuro in cui credere.


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5 giorni a 5 stelle

 

Il M5S non si ferma davanti a nulla pur di farsi sentire. Questa settimana siamo saliti anche al Quirinale: i portavoce capogruppo Gianluca Castaldi e Giorgio Sorial hanno fatto presenti al Presidente Mattarella le nostre preoccupazioni per il percorso delle riforme, per la libertà della RAI, e per la legge di stabilità che non ha ancora neppure un testo. Abbiamo approfittato dell’occasione anche per ricordare al Presidente la proposta sul Reddito di Cittadinanza.

A proposito di RAI, Roberto Fico in aula denuncia come la riforma del governo deprivi la RAI delle sue funzioni di servizio pubblico. Il premier nelle piazze aveva promesso mari e monti, salvo poi fare l’esatto opposto una volta al potere: la RAI deve oggi raccontare al popolo che “va tutto bene”. E le “opposizioni”? Tutte allineate nella speranza di una poltrona, solo il M5S combatte per una RAI libera.

Non migliore la situazione della Banca d’Italia, che dovrebbe vigilare sui nostri soldi ma invece commissaria banche sane (per svenderle agli “amici”?), ignora il disastrato Monte dei Paschi, e si fa inquisire il governatore. Il sistema bancario va riformato, come ci spiegano Alessio Villarosa e Daniele Pesco insieme a Elio Lannutti.
Al Senato, Giovanni Endrizzi annuncia una piccola grande vittoria del M5S: va in aula la nostra proposta di legge contro la pubblicità del gioco d’azzardo. Una legge costruita coi cittadini e non con le lobby, e ora vedremo tra i tanti chiacchieroni dei partiti chi la appoggerà davvero.

A Bruxelles, il M5S promuove un’importante conferenza per un’exit strategy dall’euro, con illustri esperti che hanno dato indicazioni per un piano B. Sì, perché come sostengono i nostri portavoce Marco Valli e Marco Zanni, uscire dall’euro è possibile e forse persino inevitabile, e non preparare per tempo un piano B è follia.
Di nuovo al Senato con Luigi Gaetti sulla biodiversità. Siamo riusciti a migliorare il testo della maggioranza con nostre proposte, che hanno reso il provvedimento utile e funzionale. Il M5S, coerentemente con quanto sostiene da sempre, ha quindi votato a favore.

Alla Camera invece Luigi Di Maio ricorda a tutti gli smemorati che Benevento è sott’acqua, e allo smemorato di Rignano che con i milioni spesi per i suoi aerei di lusso si sarebbe potuto cominciare a mettere in sicurezza il territorio.
Per finire, a Bruxelles il M5S promuove un convegno sull’economia circolare. Il nostro Dario Tamburrano ricorda che l’economia circolare è il nuovo modello per l’indipendenza energetica ed economica dei Paesi europei, e dona al Commissario Europeo per l’Ambiente una piccola compostiera prodotta con una stampante in 3D. Beppe, ancora una volta, è stato pioniere.


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5 giorni a 5 stelle

Mentre i giornali ci raccontano che bisogna abolire il Senato perché “è lento”, i partiti dimostrano il contrario, approvando alla velocità della luce il provvedimento con cui si autoassegnano milioni delle nostre tasse per finanziarsi.
Nicola Morra in aula ricorda tra l’altro i cittadini colpiti dalle alluvioni, a cui i milioni invece non arrivano mai.
Al Senato, poi, con la stessa solerte rapidità si è appena approvata anche la riforma (in)costituzionale frutto dell’inciucio Renzi-Verdini. Mentre la Repubblica Italiana tocca forse il punto più buio della sua storia, dal nostro portavoce capogruppo Gianluca Castaldi arriva una luce di speranza: c’è una via che riporterà a casa la democrazia, e si chiama MoVimento 5 Stelle.
Alla Camera invece si presenta Renzi, in partenza verso l’UE per un vertice sull’immigrazione. Alessandro Di Battista gli fa un bel memo su tutto quello che dovrà riportare alla Merkel, a cominciare dall’immortale frase di Buzzi: in Italia, “gli immigrati rendono più della droga”. Chissà se Renzi avrà il coraggio di riferire.
La nostra Laura Agea, portavoce a Bruxelles, fa un piccolo sondaggio tra i giovani italiani: “Conoscete Garanzia Giovani?” Nessuno ne sa nulla. Eppure si tratta di uno strumento importante per contrastare la disoccupazione. Cosa fa il governo con questi fondi? Come vengono gestiti, a chi destinati in realtà?
Il M5S, come ricorda il nostro senatore Giovanni Endrizzi, ha da tempo depositato una legge contro il gioco d’azzardo, una legge pensata e progettata insieme a tanti cittadini. Il governo, invece, ne presenta una scritta a quattro mani con le multinazionali dell’azzardo e che fa solo il loro interesse. E’ così che si tutelano i cittadini, in particolare i più giovani, dalla trappola del gioco?
Se qualcuno credeva che ci fossimo liberati del ministro Lupi, ebbene sbaglia. Continua a fare danni: come racconta il portavoce Dino Alberti, abbiamo scoperto che i millantati 2 miliardi di finanziamento europeo alla TAV, che Lupi sbandierava, non sono mai esistiti. E così, si è beccato anche una bella querela per falso ideologico.
Carlo Sibilia e Gianluca Vacca ci presentano poi una bella iniziativa lanciata dal M5S: l’Università a 5 Stelle. Si tratta di una raccolta firme sulle nostre proposte di riduzione delle tasse universitarie, di istituzione di una no-tax area, e aumento dei supporti agli studenti. Firmate tutti, è importante!
Oltre all’istruzione, il M5S non dimentica la salute. Giulia Grillo, in aula, chiede come sia possibile che si facciano tagli a esami importantissimi per risparmiare una miseria come 108 milioni, quando l’Agenzia Unica del Farmaco gestisce una spesa di 20 miliardi senza farne una giusta. Chi si prende la briga di controllare?


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5 giorni a 5 stelle

 

Non potevamo non cominciare il resoconto settimanale dalle dimissioni di Marino da Sindaco di Roma.
Dopo un anno di pressing del M5S la direzione del PD si è arresa ed ha deciso finalmente di liberare il Comune della nostra Capitale. Come raccontano Marcello De Vito ed Alessandro Di Battista, l’accesso al registro delle spese di rappresentanza di Marino e le bugie che il Sindaco ha ritenuto di dire per giustificarle, è stata la goccia che ha fatto cadere un vaso che era riuscito fino a quel momento a contenere di tutto, dagli arresti per mafia, ai funerali di Casamonica, dalla presa di distanza di Papa Francesco, ad una gestione dei servizi pubblici totalmente deficitaria.

Continua intanto a Palazzo Madama la discussione della riforma “prostituzionale”, come è stata ironicamente ribattezzata. Un testo raffazzonato e mediocre che Vito Crimi, in aula, auspica non debba essere deriso dai professori e dagli studenti nelle aule dei corsi di diritto costituzionale. A rincarare la dose Paola Taverna che ripete un passaggio del testo votato palesandone tutti i limiti.

Alla Camera si è parlato di diritti – violati – dei consumatori ed il nostro portavoce, Davide Crippa, ha denunciato tutti i vizi di un testo che sembra scritto invece da un lobbista. Non solo, come ci raccontano Riccardo Nuti, Alessandro Di Battista e Giuseppe Brescia, l’aula di Montecitorio ha bocciato anche la proposta del M5S di abolizione del finanziamento pubblico all’editoria.

Laura Castelli e Davide Pesco battono ancora lì dove il dente dello Stato duole, ovvero il capitolo dei derivati di Stato: di fronte alle richieste di trasparenza il M5S sta trovando un vero e proprio muro di gomma.

Spazio – tanto – anche alle battaglie dei rappresentanti del M5S in Europa. Tiziana Beghin ci parla di un picnic in Val Susa finito male, con cariche di polizia a cittadini, anziani e pacifici, davanti ai tesserini esposti dai nostri portavoce a Bruxels.

La tutela del Made in Italy è invece stata oggetto di una importante vittoria firmata M5S Europa. Marco Zullo ci spiega come il vetro di Murano, il marmo di Carrara e l’intera filiera manifatturiera e dell’artigianato nostrano possa da oggi contare sull’approvazione a Strasburgo di una raccomandazione che ne tutela il marchio di fabbrica.

Infine spazio alla protesta dei 17 eurodeputati M5S contro l’organizzazione di una seduta plenaria a Strasburgo dedicata solo ad Angela Merkel e François Hollande. “Perché voi?” chiedono a voce alta i nostri portavoce d’Oltralpe.


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