“le fioriere di Kyoto”

fioriere kyoto

La nostra cittadina ha vissuto un’epoca radical-chic durante le amministrazioni PDS delle passate giunte Granchi che l’hanno profondamente connotata.

Decorazioni improbabili ed allestimenti teatrali alle rotatorie hanno impegnato le risorse finanziarie ed umane senza rappresentare quel volano virtuoso per l’economia locale e nella Bassa Valdera codesti medesimi interventi hanno portato alle medesime conseguenze in un ottica macro.

Ecco pertanto che oggi, A.D. 2015, iniziano ad emergere le macerie culturali di quel periodo sterile ed assistiamo alla lenta smobiltazione di tutte le sue strutture e sovrastrutture, cominciando dalle fioriere.

Pertanto, come M5S ci chiediamo:
Ma quanto ci sono costate?

1) quanti € spese l’amministrazione PDS del Granchi che le volle, indipendentemente dalla loro fonte di finanziamento, perchè pur sempre di soldi pubblici si tratta?

2) quanti i costi sociali, anno per anno, per aver ingombrato i marciapiedi, perchè se da un lato hanno finito per rappresentare un ostacolo alla circolazione pedonale e assistita, dall’altro sono state il mezzo per rinviare sine die l’applicazione della legge sulla rimozione delle barriere architettoniche che oggi si lamenta non potrà essere applicata per mancanza di risorse?

3) quanto i costi ambientali per il loro smaltimento?

Adesso però che queste “fioriere” trovano nuova collocazione al parco comunale (di Kyoto?), vedremo che destino sarà loro riservato.

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