Se si vuole capire fischi per fiaschi ognuno è libero di farlo.
Relativamente alla scuola “R. Fucini “, i € 600.000,00 sono, come ha detto anche il Sindaco, per la ristrutturazione complessiva dell’edificio esistente (comprese le mattonelle nuove).
La stima da noi ipotizzata invece, mira soltanto ad eliminare le carenze statiche rilevate (rinforzo delle travi), e che sono state la causa della chiusura della scuola.
Ad ogni modo, se la Lista RossoBlu avesse voluto soddisfare la sua curiosità avrebbe potuto caldeggiare l’attivazione della commissione speciale, richiesta in C.C. dalle opposizioni, per valutare i pro ed i contro delle diverse possibilità tecnico/economiche al vaglio della maggioranza.
Ma si sa; si preferisce parlare sui giornali piuttosto che approfondire i problemi …
Gli eventuali lavori, svolti in somma urgenza, sarebbero comunque serviti (e potrebbero servire ancora oggi) sia per consentire la continuazione delle lezioni alle Fucini piuttosto che nei container, sia per avere più tempo per programmare e realizzare la costruzione di una scuola davvero nuova e moderna, in una location più adatta.
In relazione all’affitto dei container, se la matematica non è un’opinione, l’amministrazione con determinazione n°586 del 05/10/2017 ha stanziato € 59.000, 00 (comprensivi di IVA ) per 6 mesi di noleggio; moltiplicate x 2 et voilà, les jeux sont faits! : “… Di approvare il preventivo della ditta New House S.p.A. …, per la fornitura in locazione di moduli prefabbricati ad uso scolastico per un periodo di 6 mesi il cui importo ascende IVA compresa per un totale di € 59.000,00 …” (Link).
In relazione agli investimenti previsti per un miglior efficientamento energetico della scuola. Il fatto che si investa ancora più denaro in un edificio che risulta solo tecnologicamente migliore del precedente ma “vecchio”, sia dal punto di vista architettonico/funzionale ed urbanistico, tale da essere al pari di un edificio degli anni 60′ , rimarca maggiormente l’occasione che si sta perdendo; ostinandosi a voler utilizzare una location inadatta per la costruzione di una scuola davvero moderna. Difatti, come già detto in altre occasioni, in un lotto del genere ci starebbero 5 aule (numero per il quale la scuola fu progettata negli anni ‘60) ed oggi invece, ci si ostina a volercene “infilare” 10. Verifica degli indici secondo normativa per la realizzazione di una nuova scuola secondo D.M. ’75 (immagine sotto).
La scusa del consumo di suolo poi, proprio non regge. A Ponsacco si è costruito molto sia negli ultimi anni che oggi. Infatti, nell’ultima variante del regolamento urbanistico votata in C.C. l’Amministrazione ha previsto l’ampliamento della superficie edificabile della zona industriale.
Eh poi, si vuole risparmiare il suolo quando si parla di fare una scuola?
Ci siamo forse dimenticati che in campagna elettorale Il sindaco prometteva di edificare una nuova scuola alle Melorie, di cui era già stato fatto il progetto esecutivo?
Guardate se proprio volete, le Fucini buttatele giù, fateci un orto e la volumetria spostatela da un’altra parte, ma non chiedete la nostra benedizione per un’operazione che in un colpo solo non protegge né un bene di rilievo Architettonico, come lo è la scuola del Bellucci, né realizza una scuola moderna, aggiungendo al danno la beffa con una spesa che supera i 2 milioni di euro.
Infine, i finanziamenti ci sono tutti gli anni sia per intervenire su scuole esistenti, sia per costruirne di nuove, basta saperseli aggiudicare !