Alluvionati……

470933

 

Un’importante opera di Norbert Elias, se non quella che l’ha reso famoso, è “La società di corte”. In questa descrive i fatti di vita alla corte di Luigi XIV e la lettura è fresca ed agevole, quasi si trattasse di un romanzo essendo invece, un saggio. L’Autore rende noto come si misurasse il potere dalla distanza dal Sovrano,  distanza-vicinanza tarata col criterio censuario e che per poter ricoprire questo ruolo bisognasse pagare. Un mondo che la rivoluzione si è portato via ed il tempo,  anch’essa. La fenomenologia dei rivolgimenti è, pertanto, incessante nell’obiettivo di raggiungere un orizzonte ideal-spirituale che si rimodula tutto sommato sui tempi che viviamo.

Si è vero, mi direte, c’è stato un periodo buio caratterizzato dal totalitarismo ma anch’esso ha tra i suoi frutti il nostro codice civile e la forma repubblicana del nostro Stato. Si però, obbietterete, la condizione della donna … Insomma, anche il diritto di famiglia previgente il codice del ’42 consentiva alla donna,  anche vedova, di impartire il proprio nome all’adottando. Ma mai così come oggi siamo spettatori increduli ed impotenti dei fatti della nostra contemporaneità costituiti, tra gli altri, dai danni arrecati a cose e persone a causa di una mala gestio del territorio, risarciti poi con un obolo, obolo speso con e da mano caritatevole. Obolo la cui iniquità è riassumibile nell’equazione: “mala gestio ambientale sta al danno soggettivo casuale tanto quanto il risarcimento del medesimo danno sta al suo iniquo/simbolico ristoro”. Ma siccome la cosa più importante è andare ad abbeverarsi alla stessa fonte,  destra e sinistra,  nella viva necessità di istituzionalizzare nobili Natali ed aristocratiche genealogie, poco male se a paragone i danneggiati di ogni tempo e stagione da guerra e calamità naturali saranno risarciti con un simbolico ristoro, ed oggi è toccato agli alluvionati.

Alluvione Ponsacco-7

 

 

 

 

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