Il mese scorso i cittadini di Ponsacco, con l’avviso bonario dell’acconto della Tassa sui Rifiuti (TARI), hanno trovato una “letterina” da parte del comune di Ponsacco con Oggetto “Censimento dei passi carrabili“.
Molti cittadini leggendola sono venuti, per la prima volta, a conoscenza di questa sorta di campagna di “regolarizzazione” che, a onor del vero, la nostra amministrazione aveva già annunciato a Gennaio 2015, con un Avviso Pubblico, sul sito Internet del Comune (anche se ancora sono pochi i cittadini che vanno ad informarsi su tale Sito).
A Marzo 2016 abbiamo tentato di far chiarezza con l’articolo pubblicato il 21 Marzo 2016 invitando i cittadini ad informarsi sulle norme che li regolarizzano; Invito oggi ancora più valido.
Moltissimi Concittadini ci hanno contattato per segnalarci che, andando a chiedere informazioni in merito in comune, presso l’Ufficio Tributi, si sono sempre sentiti rispondere che era meglio pagare perché le multe, se trovati ad uscire da un passo carrabile non regolarizzato ,sarebbero state salatissime rispetto al costo annuale della tassa afferente la richiesta di Passo Carrabile. E tutti ci hanno fatto la stessa domanda: “ma se a me non interessa il fatto di avere il passo carrabile perché in questi ultimi venti anni non ho mai avuto né l’esigenza né la pretesa di avere sempre libero davanti all’ingresso del mio cancello carrabile piuttosto che del garage perché oggi debbo comunque pagare questa tassa?”
Per districare la matassa siamo andati a parlare con il Comandante dei Vigili (vedi articolo pubblicato il 7 Novembre 2015) che ha sottolineato che i controlli sui passi carrabili sono sempre stati fatti anche prima di questa campagna di regolarizzazione, ma che adesso gli accertamenti, su indicazioni di indirizzo decise dalla giunta comunale, sono e saranno più costanti. Ma questa decisione, diciamo noi, non sarà forse dovuta alla tassa di occupazione del suolo pubblico legata a doppio filo ai passi carrabili?
Ci siamo rivolti all’Ufficio Tributi (Vedi articolo pubblicato il 13 Novembre 2015) per capire la procedura di richiesta di passo carrabile e come questa si lega alla tassa di occupazione di suolo pubblico: il cittadino si trova schiacciato tra due regolamenti il codice della strada che prevede l’esposizione dell’apposito cartello e l’amministrazione che in concomitanza del rilascio di tale cartello chiede il pagamento del canone di occupazione di suolo pubblico sia per i casi in cui ci sia occupazione (passi carrabili che presentano un ribassamento o un’agevolazione all’accesso che va a modificare marciapiedi o quant’altro, in questo caso se il cittadino non vuole l’accesso deve eliminare tali opere) e sia nei casi in cui non sussiste occupazione (passi carrabili a raso che non occupano con manufatti suolo pubblico), una scelta dell’ attuale Amministrazione che ha preferito una soluzione onerosa per tutte le casistiche.
Beh noi crediamo che le domande dei cittadini meritino una risposta da parte dell’ Amministrazione che afferma di ridurre alcune tasse ma in realtà diminuisce i servizi (vogliamo parlare della riduzione nella raccolta di stralci e potature o, ancora, di un solo passaggio nel ritiro del multi-materiale leggero piuttosto che della cessazione nella consegna dei sacchi per la raccolta differenziata?) e rispolvera codici e leggi, molto interpretabili e dall’applicazione discutibile, per dare con una mano e togliere molto di più con l’altra.